Post Black-Friday

Dopo essere stati “massacrati” da banner, pubblicità televisive, radiofoniche, e-mail e tutto quanto può ospitare un messaggio promozionale, la domanda è: ma come è andata?

La domanda sorge spontanea perché, vista la martellante pressione pubblicitaria, ognuno di noi dovrebbe aver contribuito al risultato finale. Per quanto mi riguarda, esausto dalla campagna mediatica ho glissato volontariamente l’evento acquistando i gadget tecnologici a distanza di alcune settimane. E l’attesa ha premiato, visto che la GoPro che mi sono regalato l’ho pagata € 19 in meno rispetto al periodo del Black Friday.

E tutti gli altri? Sembra che io sono stato "l’unico" a glissare l’evento visti i numeri globali. Numeri che arrivano da Adobe Analytics quindi, da siti dove è installato il sistema di monitoraggio di Adobe.

Ebbene, numeri pazzeschi: vendite digitali +20%, raggiunti 7,4 miliardi di dollari. Un altro dato interessante è l’aumento enorme delle vendite online con ritiro presso lo store, +43%. In aumento del 6,8% il valore medio degli acquisti per ogni utente (media a 168$).

Per quanto riguarda il Black Friday all’interno degli store fisici, RetailNext parla di un calo dei visitatori del 2,1% e le vendite sono diminuite del 1,6%. Quello che non è diminuito è il valore dello sconto proposto, mediamente aumentato rispetto allo scorso anno. Su questa linea ci sono alcuni big del settore fashion come Michael Kors che quest’anno ha scontato del 70% (rispetto al 50% del 2018), GAP e Banana Repubblic sono arrivati a sconti del 50%.

Per il prossimo anno speriamo in due cose: una promozione meno invasiva e sconti reali e tangibili.